Prestito ipotecario senza busta paga: come ottenerlo senza reddito?

Tra le varie forme di prestiti senza busta paga messe a disposizione dagli istituti bancari e dalle società di finanziamento (ma non da tutte in assoluto) vi è il cosiddetto prestito ipotecario. In realtà si tratta di una forma di finanziamento esistente già da diversi anni ma tornato particolarmente in voga in tempi recenti. Sono di fatto aumentate le richieste verso questa particolare forma di prestito.

Vediamo quindi nello specifico come fare per ottenere il prestito ipotecario senza busta paga e quindi senza possedere un reddito derivato dal lavoro.

Prestito ipotecario senza busta paga

Il prestito ipotecario, detto anche vitalizio, è una particolare forma di prestito in cui il finanziamento è destinato a persone fisiche che hanno più di 60 anni di età, e che sono proprietarie di un immobile residenziale. È chiamato anche vitalizio in quanto in genere ha una durata pari alla vita del richiedente.

Si tratta di una forma di prestito meno nota rispetto ai tradizionali prestiti personali, ma che in realtà è presente da diversi anni nel panorama dei finanziamenti nel nostro Paese.

Nato in Gran Bretagna nel 1999, il prestito ipotecario è approdato in Italia nel 2005 con l’art. 11 quaterdecies del decreto legge n. 203/2005. In seguito, nel 2015 sono state apportate delle modifiche alla legge che disciplina questa forma di finanziamento. Una delle novità principali ha interessato l’abbassamento a 60 anni dell’età anagrafica del contraente.

Pertanto se il contraente è coniugato o convivente more uxorio da almeno 5 anni nell’immobile ipotecato il contratto di finanziamento deve essere sottoscritto da entrambi i componenti della coppia, a condizione però che anche l’altro partner abbia 60 anni o più.

Il prestito ipotecario è un forma di finanziamento a lungo termine caratterizzata da un’ipoteca di primo grado sull’immobile di residenza  del richiedente. La durata del prestito in genere coincide con la vita del sottoscrittore. Il valore dell’immobile viene pertanto stabilito da una perizia realizzata da un perito nominato dal soggetto finanziatore.

Dato che l’immobile a garanzia del prestito è soggetto a ipoteca non può essere venduto, né soggetto a modifiche, né dato in locazione. Inoltre è obbligatorio stipulare una polizza assicurativa sullo scoppio e sull’incendio prevista dall’art. 2 comma 5 del Decreto.  Se pertanto nei dodici mesi successivi al decesso del contraente gli eredi non riuscissero a rimborsare il prestito possono perdere la proprietà dell’abitazione.

Il creditore dovrà pertanto fornire al cliente l’importo e la durata del credito; il tasso di interesse applicato; l’importo totale da rimborsare; il TAEG, ovvero il costo globale dell’operazione finanziaria; gli eventuali costi extra; il numero delle rate, l’importo e i tempi di erogazione; i costi di un eventuale rimborso anticipato.

Un aspetto interessante che riguarda il prestito ipotecario è la possibilità di poterlo ottenere anche senza  possedere una busta paga. Ma come fare? Quale sarà la garanzia nei confronti della banca o dell’istituto di credito che ha erogato il finanziamento?

Come noto la busta paga è quel documento in cui si attesta lo stipendio percepito mensilmente da un lavoratore. Solitamente la busta paga rappresenta in genere una garanzia fondamentale quando si contrae un prestito. Tuttavia in tempi sempre più caratterizzati dal precariato è altamente probabile che ci si trovi nella condizione di necessitare di un finanziamento non avendo alcun genere di contratto. Questa è la ragione per cui le banche e le società finanziarie rispetto al passato hanno assunto un atteggiamento più flessibile a tal proposito.

Pertanto il prestito ipotecario può essere ottenuto anche se non si possiede una busta paga. Ciò non vuol dire però che venga concesso con facilità e senza alcuna garanzia. Oltre all’immobile di residenza, viene considerata un’ulteriore garanzia anche una rendita, come ad esempio il pagamento del canone di affitto da parte di un inquilino. In questo caso le rate del prestito potranno essere calcolate sulla base del canone mensile dell’affitto percepito.

Come ottenere un prestito ipotecario senza reddito

Dopo aver esplicitato i tratti caratterizzanti del prestito ipotecario, abbiamo visto anche che questo viene erogato anche senza una busta paga, quindi senza un contratto di lavoro. Cerchiamo di capire ancora meglio come fare per ottenerlo senza possedere un reddito, e quali sono i requisiti per ottenerlo.

Il prestito ipotecario senza reddito è chiaramente un modo per erogare il prestito a chi si trova senza lavoro, ma è proprietario di un immobile. Tuttavia se è vero che alcuni istituti di credito e alcune banche lo concedono anche in assenza di reddito è anche vero che però possono richiedere delle ulteriori garanzie oltre all’immobile. Può ad esempio accadere che i soggetti eroganti il prestito richiedano anche delle fideiussioni e degli avalli da parte di terzi come forme di garanzia ulteriori.

In linea generale per ottenere un prestito senza possedere alcun reddito vi sono due soluzioni. La prima soluzione è di offrire in garanzia un immobile il cui valore sia superiore alla somma richiesta. Un’altra soluzione è invece quella più classica di inserire un garante che metta la sua busta paga come garanzia di pagamento. Un’ulteriore possibilità di ottenere il finanziamento è la rendita, alla quale abbiamo già fatto accenno.  In assenza di queste condizioni è difficile, se non impossibile, che le società finanziarie o le banche eroghino il prestito.

In linea di massima è comunque  la proprietà a costituire la garanzia principale, anche se da quanto abbiamo visto non sempre può rappresentare la garanzia unica richiesta dal soggetto che eroga il finanziamento. Quindi come abbiamo visto il prestito può essere concesso senza reddito, ma non con facilità e leggerezza in quanto bisogna sempre e comunque possedere dei requisiti.

Tempi previsti per i prestiti ipotecari senza busta paga

I tempi per ottenere questo tipo di finanziamento dipendono in genere dalle verifiche di rito effettuate da parte dell’istituto di credito. Le tempistiche inoltre dipendono anche dalla perizia sull’immobile per stabilire il valore massimo del prestito e predisposta sempre dall’istituto di credito. In genere la somma erogata non è mai pari a quella del valore dell’immobile e, in linea di massima, non supera l’80%. Solamente in rari casi arriva al 100% quando il soggetto richiedente il prestito offre anche altre garanzie, come ad esempio un’eventuale busta paga.

In linea generale il prestito ipotecario si presenta abbastanza conveniente per chi ha la necessità di ottenere prestiti che si aggirano intorno ai 50.000 euro, con rate mensili e un piano di ammortamento di durata media dai 5 ai 25 anni. Tuttavia è indicato anche quando si richiedono 30.000 euro.

Al di sotto di queste cifre è invece quasi sempre preferibile richiedere un prestito personale. Quest’ultimo infatti non prevede le spese notarili presenti invece con il prestito ipotecario. Inoltre il prestito personale è solitamente concesso in tempi più brevi. Si pensi ai famigerati prestiti concessi entro 48 ore, se non addirittura 24. Il prestito ipotecario ha in genere delle tempistiche più lunghe, proprio perché deve essere soggetto a perizia un immobile.

A proposito della documentazione i documenti necessari per ottenere il finanziamento ipotecario, da presentare all’ente erogante, sono i certificati che attestano la proprietà dell’immobile, la carta d’identità e il codice fiscale del richiedente.

Il prestito ipotecario è molto simile al tradizionale mutuo della casa. L’elemento che li accomuna è infatti l’ipoteca sulla casa. Infatti quando si acquista una casa l’istituto bancario eroga il mutuo dopo aver apposto l’ipoteca sull’immobile mutuato che solitamente è in percentuale doppia rispetto al valore della casa. La differenza tra il mutuo e il prestito ipotecario risiede però nel fatto che nel secondo caso il valore dell’immobile costituisce il mezzo con il quale calcolare la somma massima erogabile del prestito.

Ritornando al prestito ipotecario senza busta paga nel caso in cui si verificasse un’insolvenza da parte del contraente gli istituti bancari e finanziari intervengono appropriandosi dell’immobile. Più precisamente il soggetto finanziatore diventa proprietario dell’immobile ipotecato e può rivenderlo per ricavare la somma finanziata.  L’ipoteca di fatto limita il diritto di proprietà fino a determinarne il decadimento se si verifica il mancato pagamento di due rate consecutive.

Inoltre ricordiamo che un bene può essere gravato da più ipoteche. In questo caso a ciascun credito viene attribuito un ordine, che viene detto grado. Nel caso di una vendita forzata il ricavato dovrà pertanto soddisfare i creditori in base al proprio grado.

Se alla morte del beneficiario del prestito il debito non è stato estinto la banca o l’istituto finanziario ha il diritto di vendere l’immobile e gli eredi possono ottenere la differenza  se il prezzo di vendita è maggiore rispetto al credito residuo. Se invece il prezzo di vendita non dovesse bastare a estinguere il debito del beneficiario del prestito la banca non può pretendere nulla dai suoi eredi.

Gli eredi possono pure decidere di riscattare l’immobile pagando il credito residuo alla banca o alla finanziaria con cui è stato istituito il finanziamento. Entro 12 mesi dalla morte del proprietario dell’immobile gli eredi devono rimborsare il finanziamento o vendere la casa e girare la somma al creditore. Se la vendita da parte degli eredi non va in porto la banca o l’istituto di credito ha pertanto la facoltà di vendere la casa. Se la vendita non avviene entro due anni dalla morte del proprietario il prezzo si riduce ogni anno del 15% fino a quando la casa non viene venduta. Se il ricavato della vendita non coprirà il credito il finanziatore non potrà chiedere altro agli eredi.

Il prestito vitalizio presenta dunque un meccanismo decisamente più complesso rispetto al prestito personale. Se avete tutti i requisiti richiesti e state pensando di valutarlo in quanto vi trovate nella condizione di non possedere una busta paga è opportuno valutare diversi aspetti. Per tali ragioni è quindi bene capire quali sono le condizioni e le caratteristiche del prestito vitalizio se si intende sottoscriverlo.

Tassi di interesse del prestito ipotecario senza busta paga

Innanzitutto bisogna tenere conto che in Italia questo genere di prestito ha dei tassi di interesse più elevati se paragonati a quelli di altri Paesi europei dove questa forma di finanziamento esiste da molto più tempo.

Tuttavia se si paragonano i tassi di interesse del prestito ipotecario rispetto a quelli del prestito personale, quelli dell’ipotecario sono più  bassi in quanto legati all’Euribor. Quest’ultimo è un indice di riferimento calcolato su base giornaliera che determina il tasso di interesse medio nell’Eurozona. Il tasso potrà quindi essere fisso oppure variabile, ciò vuol dire che seguirà le variazioni dell’Euribor.

Un altro aspetto poco  vantaggioso del prestito vitalizio è l’imposizione fiscale in quanto la proprietà non viene trasferita alla banca. Di conseguenza il proprietario dell’abitazione soggetta a ipoteca continua a pagare le imposte patrimoniali sul possesso.

Per farsi un’idea del prestito ipotecario in maniera più concreta è possibile utilizzare un simulatore presente sul sito MutuiOnline.it. Dopo aver compilato un form con i propri dati è possibile trovare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e comparare le proposte di prestito di banche e istituti di credito.

Si precisa inoltre che il prestito ipotecario non è un servizio offerto da tutte le banche e istituti di credito. Tra gli aspetti che vanno considerati quando si richiede il prestito ipotecario, oltre agli elevati tassi di interesse, sono le spese del notaio la cui parcella verrò calcolata sul valore dell’iscrizione ipotecaria. Solamente quindi dopo un’attenta valutazione si potrà valutare di fare richiesta per un prestito ipotecario.

Oltre al fatto di dare l’opportunità di richiederlo senza reddito né busta paga è pur sempre un prestito con numerosi vincoli. Oltre che a un consulente esperto si potranno comunque leggere le eventuali opinioni di altri utenti che hanno avuto modo di sottoscriverlo. Inoltre è opportuno visitare i siti delle banche e degli istituti di credito per scoprire se erogano il prestito ipotecario e per conoscere le varie condizioni e caratteristiche del prestito stesso.

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