Prestiti senza busta paga Banca Intesa Sanpaolo

Andiamo a conoscere le caratteristiche del prestito Intesa Sanpaolo senza busta paga e senza garanzie.

Prestiti Intesa Sanpaolo senza busta paga e senza garanzie 2020: le caratteristiche dei finanziamenti

Si fa fatica a parlare di prestito Intesa Sanpaolo al singolare: la banca infatti è in grado di offrire diverse tipologie di finanziamento, ognuna delle quali ha delle caratteristche precise, in modo da adattarsi al meglio alle richieste e alle esigenze del richiedente. Andiamo a conoscerli uno ad uno e cerchiamo di capire se c’è la possibilità di ottenerli anche senza busta paga o senza garanzie.

PerTe Prestito Dipendenti Pubblici MEF e cessioni del quinto senza busta paga

Come si può facilmente intuire dal suo nome, questo finanziamento è riservato a quelle persone che percepiscono lo stipendio dal Ministero dell’Economia e delle finanze: fondamentalmente si tratta di un prestito con cessione del quinto dello stipendio, con il pagamento delle rate mensili che avviene tramite trattenuta dallo stipendio. È una soluzione interessante perché non prevede costi di istruttoria o spese per il pagamento della rate ed in più l’invio dei documenti (sia online che cartacei) è gratuita. Sono a carico della banca anche i costi relativi alla copertura assicurativa prevista dalla legge contro i rischi morte e perdita di impiego. Si possono ottenere fino ad 80.000 euro (questo è l’importo massimo erogabile, ma le somme che si possono richiedere dipendono da vari fattori come l’entità dello stipendio, e quindi della quota cedibile, la durata e altro) e il piano di rimborso può durare fino a 10 anni.

Facciamo un piccolo esempio per capire meglio le peculiarità del prestito e le condizioni applicate: un lavoratore dipendente di 45 anni di età con un’anzianità di servizio di 15 anni che percepisce dal MEF uno stipendio netto di 2.000 euro mensili può ottenere un prestito Intesa Sanpaolo da 10.057,52 euro da restituire in 72 mesi con rate da 162 ero; il TAN applicato è pari al 4,95%, mentre il TAEG, che include anche gli altri costi come l’imposta di bollo, è pari al 5,13%; in tutto il cliente dovrà rimborsare 11.644 euro. Alcuni definiscono questo finanziamento come un prestito senza garanzie (oltre alla presenza dello stipendio non servono infatti ulteriori garanzie), ma non è possibile inserirlo nell’elenco dei prestiti Intesa Sanpaolo senza busta paga perché come abbiamo visto è riservato ai soli lavoratori dipendenti che percepiscono uno stipendio dal Ministero dell’Economia.

Un discorso simile si può fare anche per PerTe Prestito Pensionati INPS e PerTe Dipendenti Pubblici: anche in questo caso si parla di finanziamenti con la formula della cessione del quinto. Esempio per i pensionati INPS: un prestito da 10.000 euro richiesto da un uomo di 70 anni che riceve una pensione netta di 1.000 euro può essere rimborsato in 60 mesi pagando rate da 199 euro (TAN 6,95% e TAEG 7,26%). Esempio per i dipendenti pubblici: un prestito da 10.000 euro richiesto da un dipendente di 45 anni e 15 anni di servizio che riceve uno stipendio netto di 2.000 euro al mese può essere rimborsato in 72 mesi pagando rate da 162 euro (TAN 4,95% e TAEG 5,13%). I costi relativi alle polizze obbligatorie sono sempre a carico della banca.

PerTe Prestito Facile senza busta paga Intesa Sanpaolo 2020

Questo finanziamento può essere richiesto sia in filiale che direttamente online e permette di costruire un piano di rimborso su misura, con in più la possibilità di modificare gratuitamente l’importo della rata in ogni momento. Con questo prestito Intesa Sanpaolo è possibile ottenere cifre fino a 75.000 euro, con piani di rimborso dalla durata massima di 10 anni. Un’altra caratteristica importante di questo finanziamento è che la risposta alla richiesta è molto rapida (in media il richiedente prima di poter sapere se la sua domanda è stata accettata o meno deve attendere 24 ore). In questa fase del 2020 è disponibile una promozione che consente di ottenere un prestito di 10.000 euro da restituire in 84 mesi con rate da 145,85 (la prima rata è di 195,43 euro perché include gli interessi del preammoratamento). Con il TAN al 5,95% e il TAEG al 6,85% l’importo complessivo dovuto dal cliente è pari a 12.305,89 euro.

Diamo uno sguardo anche alle altre condizioni economiche: le spese di istruttoria sono pari al 2,00% dell’importo finanziato, il costo unitario delle comunicazioni è pari a 70 centesimo e l’importa di bollo da pagare all’erogazione è pari a 16 euro. Con l’opzione di flessibilità si può anche richiedere il posticipo del pagamento della rata: si può esercitare l’opzione un numero di volte pari alla durata del piano di rimborso in anni meno uno (nell’esempio citato in precedenza il piano di rimborso dura 7 anni, quindi è possibile richiedere il posticipo di massimo 6 rate). Questo finanziamento può essere definito un prestito Intesa Sanpaolo senza busta paga? In un certo senso sì, visto che può essere richiesto anche da chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato, dai liberi professionisti e da chi svolge un lavoro atipico.

PerTe Prestito Giovani senza busta paga 2020

Questo è un finanziamento destinato ai giovani tra i 18 e i 35 anni che non si differenzia molto da quello di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente: può essere richiesto in filiale o online e permette di creare un piano di rimborso su misura, però permette di ottenere importi “solo” fino a 30.000 euro, con una durata massima di 10 anni. È disponibile l’opzione di flessibilità per il posticipo delle rate. Un prestito da 10.000 euro può essere rimborsato in 84 mesi con rate da 145,85 euro (la prima rata ha un importo superiore, 195,43 euro); con TAN al 5,95% e TAEG al 6,75% l’importo complessivo che deve restituire il giovane cliente è pari a 12.300,99 euro. L’imposta di bollo è pari al 2,00% dell’importo erogato, mentre non è prevista l’imposta di bollo. Anche in questo caso il prestito può essere ottenuto senza la tradizionale busta paga: lo possono richiedere anche i lavoratori con contratto a tempo determinato, i liberi professionisti e i lavoratori atipici (purché lavorino da almeno 18 mesi).

PerTe Prestito in Tasca Intesa Sanpaolo senza busta paga 2020

Questo prestito Intesa Sanpaolo si differenzia un po’ da quelli visti in precedenza perché non si tratta di un finanziamento personale classico, ma di una linea di credito che può essere utilizzata per pagare i propri acquisti un po’ alla volta. L’importo che si vuole ottenere può essere richiesto ogni volta tramite l’applicazione ufficiale o il sito dell’istituto e la somma viene accreditata sul conto all’istante; l’importo massimo ella linea di credito è pari a 5.000 euro, mentre la durata del piano di rimborso è flessibile, e può andare da un minimo di 12 ad un massimo di 48 mesi per ogni prestito. In questa fase finale del 2020 c’è una promozione  sugli importi di 500 euro rimborsati in 12 mesi, sui quali viene applicato un tasso di interesse del 5,00% (il TAEG invece è apri al 510%). L’imposta di bollo è a carico della banca e l’unico costo per il cliente è quello relativo all’invio dei documenti cartacei (0,70 euro). Possono richiedere PerTe Prestito in Tasca i clienti che hanno un conto presso una banca del gruppo Intesa Sanpaolo da almeno sei mesi.

PerTe Prestito Exclusive senza busta paga 2020

Qua si va sul pesante…nel senso che con questo prestito Intesa Sanpaolo si possono ottenere somme anche fino a 300.000 euro, con il piano di rimborso che può durare fino a 15 anni. Il finanziamento è disponibile in due versioni: una per importi tra i 10.000 euro e i 75.000 euro (con durate fino a 180 mesi) e l’altra per importi tra i 75.000 euro e i 300.000 euro. Ecco un esempio di PeerTe Prestito Exclusive: un prestito di 50.000 euro può esser restituito in 120 mesi pagando rate da 645,62 euro (la prima rata che comprende gli interessi del preammortamento è pari a 1.033,98 euro) con TAN fisso al 9,45%; il cliente può anche optare per il tasso variabile, con il tasso di riferimento che è l’Euribor ad 1 mese a cui si aggiunge uno spread fisso di 5,90 punti percentuali. Sul foglio informativo relativo alla seconda versione del finanziamento si legge che è riservato a quelle persone che hanno un’età tra i 18 e gli 80 anni non compiuti (al termine del piano di rimborso) che “forniscono strumenti finanziari e certificati di deposito in pegno a supporto del processo di valutazione del merito creditizio”. Si può quindi tranquillamente escludere questo prodotto dai prestiti Sanpaolo senza garanzie (ma era abbastanza ovvio, visto le grandi cifre in ballo).

PerTe Prestito Diretto Intesa Sanpaolo senza busta paga 2020

Questo prestito Intesa Sanpaolo permette di fare acquisti da un apposito catalogo, con il pagamento che avviene in comode rate a tasso zero e senza anticipi. Questo prodotto è riservato ai clienti che hanno un conto presso una banca del gruppo Intesa Sanpaolo da almeno un mese, che hanno siglato il contratto My Key e che hanno aderito ai servizi della banca online. Si tratta di un prestito finalizzato, perché l’importo viene erogato direttamente nelle casse dell’azienda partner. Per il rimborso si può scegliere una durata che va da un minimo di 6 mesi fino ad un massimo di 120 mesi. Piccolo esempio: si acquista un prodotto del valore di 3.000 euro  si sceglie di rimborsare la somma in 20 mesi; considerando che il TAN e il TAEG sono pari a 0%, l’entità dell’impegno mensile sarà pari a 150 euro. Gli importi possono andare da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 20.000 euro (anche se la soglia massima è legata al tipo di bene o servizio finanziato).

Come ottenere un prestito di Intesa Sanpaolo senza busta paga: requisiti e documenti necessari

Per ottenere un prestito personale è necessario rispettare i requisiti fissati dalla banca e presentare la documentazione richiesta: oltre alla carta di identità e al codice fiscale bisogna avere anche un documento di reddito. Quindi non si possono ottenere prestiti Intesa Sanpaolo senza busta paga? I lettori più attenti avranno notato che nei paragrafi precedenti abbiamo fatto riferimento a finanziamento che possono esser richiesti senza problemi anche senza busta paga (ovvero quel documento che viene consegnato al lavoratore dipendente quando gli viene pagato lo stipendio e che riepiloga, tra le altre cose, come è composta la retribuzione), ma fornendo un altro tipo di documento di reddito. Ad esempio PerTe Prestito Facile e PerTe Prestito Giovani possono essere richiesti anche da liberi professionisti e da lavoratori atipici (oltre che da lavoratori con contratto a tempo determinato); si tratta di soggetti che non hanno una busta paga da presentare, ma che comunque hanno un reddito dimostrabile tramite altri documenti (ad esempio la dichiarazione dei redditi o la Certificazione Unica).

I veri problemi nascono quando non si ha alcun reddito o non si ha la possibilità di dimostrarne l’esistenza in alcun modo: è la condizione in cui si trovano i disoccupati, gli studenti, le casalinghe e i lavoratori irregolari, giusto per citare alcune categorie. In questo caso per poter ottenere un prestito Intesa Sanpaolo senza busta paga è necessario convincere l’istituto di essere comunque in grado di restituire il prestito proponendo delle garanzie alternative. Si tratta di un’operazione non semplice: per importi contenuti è impossibile proporre come garanzia l’ipoteca su un immobile, mentre si può fare un tentativo se si ha un’entrata economica certa e regolare (come ad esempio può essere il canone di affitto che viene pagato ogni mese dagli inquilini di un immobile di proprietà); ricordiamo che l’ultima parola spetta sempre alla banca e che nella maggior parte dei casi queste opzioni non vengono viste di buon occhio.

Le cose cambiano se si riesce a trovare una persona disposta a fare da garante, ovvero una persona che accetta di impegnarsi a pagare le rate di rimborso nel caso in cui il debitore principale si dovesse rivelare inadempiente. È ovvio che la persona che viene proposta per assumere questo ruolo deve fornire delle adeguate garanzie in termini di solidità economica e affidabilità creditizia: in pratica deve avere gli stessi requisiti che vengono richiesti a chi chiede un normale prestito personale, quindi oltre ad avere un’età compresa tra i limiti minimi e massimi previsti dal contratto non deve risultare iscritto nelle banche dati come cattivo pagatore o come protestato e deve percepire un reddito dimostrabile. Questo reddito deve essere abbastanza alto da poter affrontare l’eventuale pagamento della rata del finanziamento senza troppe difficoltà: questo vuol dire che se il garante ha già dei finanziamenti in corso o risulta garante per altri prestiti molto probabilmente non verrà accettato dalla banca, perché la sua capacità di rimborso è in “pericolo”. Non è necessario che il garante sia parente o amico del richiedente, anche se nella quasi totalità dei casi chi accetta di prendere un impegno del genere è una persona molto vicina al debitore principale (i casi più diffusi sono il genitore che fa da garante al figlio o il marito che fa da garante alla moglie o viceversa).